ITINERARI- Benvenuti a Vodo di Cadore! Dolomiti Patrimonio dell'Umanità
Vodo di Cadore costituisce un punto di partenza eccezionale per gli amanti del trekking: tra le mete più rinomate vanno ricordati i piani di Ciàuta, il Bèco de Cuże, i rifugi Talamini a 1.582 mt s.l.m., Venezia a 1.947 mt s.l.m., Galassi a 2.018 mt s.l.m. e Antelao a 1.796 mt s.l.m. Potrete visitare le antiche Fornaci da calce e l’antico sito minerario di “Val Inferno” nel versante che porta a Zoldo.
L'alto Cadore è stato teatro di sanguinose battaglie nel corso della Prima Guerra Mondiale, e camminando sui monti circostanti non è raro imbattersi in monumenti e vestigia di questi terribili scontri: potrete visitare sentieri e trincee, postazioni militari e forti della Prima Guerra Mondiale (1915-1918), si trattava di opere di fortificazione disposte lungo la linea difensiva detta “Linea Gialla”, che scendeva dalle pendici dell’Antelao a Sadorno, attraversava Vinigo e Peaio, risaliva sulle pendici del monte Rite e continuava fino a Cuzze ed al monte Penna. Alcune trincee sono ancora distinguibili presso Peaio e presso Vinigo; altre sono state ripulite e sono percorribili nella zona del Bèco de Cuże, partendo dal rifugio Talamini.
Vodo e i suoi dintorni offrono anche diverse possibilità di escursioni a piedi e con la mountain bike ed altre occasioni di divertimento:
* potete percorrere a piedi l’antica Strada Regia, conservata con cura nel suo percorso originario dalla Chiusa di Venas al rio di Valforada presso Cancia di Borca;
* potete fare una bella passeggiata vicino a Vinigo lungo la strada che conduce ad una Grotta votiva dedicata alla Madonna;
* potete attraversare i prati e i boschi della località Ciandolada, punteggiati dai taulàs, cioè i numerosi fienili attrezzati per l’alpeggio di mezza montagna, dove le famiglie portavano il bestiame in attesa di trasferirlo a quote più alte;
* potete percorrere la pista ciclopedonale denominata “Lunga via delle Dolomiti”, che in alcuni tratti è costruita sul tracciato della “Ferrovia delle Dolomiti”, collegamento che è stato in funzione dal 1921 al 1964 e di cui Vodo conserva la piccola stazione, trasformata in bar e posto di ristoro;
* potete salire fino al vicino villaggio turistico di Corte di Cadore e poi immergervi nella “viza”, cioè il bosco appartenente alla comunione delle famiglie residenti (la Règola), e scoprire il percorso della “Strada del Genio”, che era la via di comunicazione per le opere militari sopra descritte;
* potete cercare e raccogliere funghi, rispettando scrupolosamente l’ambiente e le prescrizioni regionali sui tipi e le quantità concessi;
* potete portare i bambini a divertirsi al parco giochi e lasciare che i ragazzi pratichino il campo da calcio e la zona sportiva di Palada;
* potete pattinare d'inverno con vero piacere sulla pista ghiacciata naturale, sempre in località Palada.
Se siete dei palati fini potete deliziarvi nei vari ristoranti caratteristici del luogo.
Oltre alle ottime specialità tipiche del Cadore vi suggeriamo di assaggiare il famoso cavolo cappuccio di Vinigo: in questa frazione viene infatti coltivata una varietà unica di cavolo, particolarmente dolce e croccante, che cresce solo nel piccolo e caratteristico centro, ora riconosciuto con la Denominazione Comunale d’Origine De. Co. e regionale con la denominazione di prodotto agroalimentare tradizionale italiano P.A.T..